giovedì 9 gennaio 2014

Corleone e Corfluvione

A una settimana dall'assemblea, che il Comitato contro la chiusura della scuola di Roccafluvione ha indetto per il 17 gennaio, il sindaco Formica non ha ancora risposta alla richiesta della concessione della sala del Centro Anziani. Vuol dire che faremo l'assemblea sotto casa sua?

Anna Cecilia Poletti
Sono stato lontano da Roccafluvione diversi anni. Da meno di un anno sono tornato ad abitare qui, e ho notato, con piacere, che qualcosa cominciava a muoversi, non nella buona amministrazione del territorio, ma almeno nella proposta culturale. Fino a pochi anni fa, le uniche proposte provenivano tutte dell'impareggiabile famiglia Poletti, che per lunghi decenni ha rappresentato, la quasi globalità dell'offerta culturale nel deserto di Roccafluvione. Dalla fucina di Serena Poletti, alle attività della pro-loco di Marco, alla instancabile proposta di Anna Cecilia, fino a pochi anni fa ogni iniziativa culturale a Marsia e dintorni era targata Poletti. Ora la proposta si è diversificata, e abbiamo assistito alla nascita e all'affermazione di un Festival di cortometraggi (Fluvione Corto Festival), una serie di piccole inziative tutte mirate alla valorizzazione del teritorio, camminate naturalistiche, musica nelle frazioni (Borghi Folk), mostre di foto dei nostri antenati, per lo più proposte dalla nuova associazione Marsia a 360°. Abbiamo anche registrato l'affermazione nel campo artistico di ragazzi nati e cresciti nel nostro territorio, primi fra tutti, il regista Guido Ianni, promotore di un interessantissimo lavoro di recupero della memoria storica, e Sandro Spina, ormai affermato cantante lirico. Ma non sono i soli: c'è l'interessante lavoro teatrale di Walter Galotto e un numero considerevole di giovani che ruotano intorno alle loro iniziative. Un territorio che si risveglia dunque.

Mostra fotografica organizzata da Marsia 360 
Diverso il discorso per quanto riguarda l'amministrazione del territorio. Roccafluvione non è cambiata molto rispettoa 20/25 anni fa. Come allora è rimasto un agglomerato di condomini disseminati lungo la statale, senza un vero centro, senza nemmeno la possibilità di camminare in modo sicuro per la sua strada principale. Come allora a Roccafluvione mancano i marciapiedi. Camminare a Roccafluvione è pericoloso, ma gli amministratori non se ne curano, sono impegnati in altre attività.

Il letto del Fluvione che scorre
decine di metri al di sotto del
livello delle abitazioni di Roccafluvione
Una delle più allucinanti decisioni dell'amministratore comunale di Roccafluvione è stata quella di finanziare, nell'estate scorsa, lo studio di un piano per l'esondazione del Fluvione nel centro storico. Chiedete a un qualsiasi abitante di Rocca, se teme l'esondazione del Fluvione, o se hanno memoria di un qualche episodio nel passato raccontato da nonni o bisnonni. Impossibile, con tutta evidenza, il Fluvione scorre a circa 25 metri di profondità rispetto al suolo del paese. Eppure è stato commissionato e pagato un simile piano.

L'ultima è la dissennata decisione di chiudere la scuola elementare e media del centro di Rocca per edificarne una nuova nel comune di Venarotta. Nessuno comprende una scelta simile, ma gli amministratori vanno avanti a testa bassa. Legittimi tutti i sospetti. 

Sono tanti gli episodi che fanno insorgere sospetti, non sono escluse le ultime assunzioni al comune. Ma sapete qual'è la novità? Quando si sollevano questi argomenti, buona parte degli interlocutori a Roccafluvione, abbassa la voce nel rispondere. Come a Corleone, Qualche commentatore in rete ha cominciato a usare un neologismo per il nome della nostra cittadina: Corfluvione??

Il sindaco di Roccafluvione Marcello Formica
e il suo vice Marcello Michelessi
Prendete poi il caso dell'ultimo consiglio comunale, in cui c'era un punto all'ordine del giorno richiesto dall'opposizione, che riguardava la richiesta di chiarimenti sulla decisione della giunta Formica di chiudere la scuola in centro e costruirne una nuova a Capodipiano di Venarotta. Si prevedeva un discreto afflusso di cittadini che già avevano ampiamente dimostrato la loro ostilità al progetto, firmando in massa la petizione promossa dall'opposizione contro questo folle progetto. Cosa si inventa il sindaco? Fare il consiglio comunale a mezzogiorno! Nella storia di Roccafluvione sarà forse successo una sola altra volta... questa volta il sindaco ha giustificato la propria decisione con una malattia di raffreddamento della segretaria comunale, che, a ha sostenuto, le permetteva di uscire di casa verso mezzogiorno, ma non la sera... Sono le stranezze di certi virus, si vede.... Ovviamente nessuna mamma era presente, tutto il pubblico del consiglio comunale, quello in cui il sindaco ha dichiarato che la scuola di Roccafluvione non è sicura, era composto da uomini.

Il presidente del comitato che si oppone alla
chiusura della scuola, Dario Tomassetti
Ma non è finita qui. Il comitato contro il nuovo Plesso Scolastico di Capodipiano ha richiesto per il 17 gennaio l'uso della sala del centro anziani. La richiesta è stata presentata dal consigliere di opposizione Guido Ianni, poco prima di Natale. A una settimana dalla data prevista, con i manfesti stampati per informare la cittadinanza, il sindaco non ha ancora concesso la sala. Cercato più volte al telefono dall'autore della richiesta, il telefono squilla senza risposta. E' il telefono dello stesso sindaco che quando era stato accusato di non dare informazioni sufficienti sulla situazione della viabilità nel periodo in cui Roccafluvione fu colpita da numerose frane, fece sapere che lui era sempre disponibili al telefono per tutti. Chiedere per conferma all'assessore alla cultura che se ne fece portavoce. Ma questa volta non c'è per nessuno, si vede, o non c'è solo per il Comitato che si oppone ai suoi progetti...
Il fatto è che la sala del centro anziani, non è "cosa sua", è un bene pubblico e come tale dovrebbe essere gestito. Invece, sembra proprio di no. Un'altro piccolo tassello che comincia a giustificare il nuovo nomignolo attribuito a Roccafluvione, che fa riferimento al paese di Don Corleone: Corfluvione.  Dove tutto è "cosa nostra". 


venerdì 3 gennaio 2014

Lo schiaffo di Giuseppe Mariani

Il suggerimento di Mariani alla giunta di Roccafluvione, di indire un referendum tra i genitori dei futuri ragazzi in età scolare, sulla chiusura della scuola del centro, appare come una sconfessione delle scelte di Marcello Formica e Anna Cecilia Poletti

L'ex sindaco di Roccafluvione e attuale
Assessore provinciale Giuseppe Mariani
La presa di posizione è clamorosa. Giuseppe Mariani, ex sindaco di Roccafluvione e attuale assessore provinciale, entra nel pubblico dibattito sulla costruzione del nuovo Plesso Scolastico a Capodipiano di Venarotta, con una presa di posizione clamorosa, che ha il sapore di una sonora bocciatura dell'operato della giunta comunale di Roccafluvione presieduta da Marcello Formica.

Mentre la petizione contro la chiusura della scuola, promossa dall'opposizione, ha ormai raggiunto le 800 firme (circa la metà dei cittadini che votano a Roccafluvione ha firmato contro la sua chiusura), la giunta Formica si ostina a negare una pubblica assemblea in cui illustrare il progetto alla cittadinanza, richiesta più volte avanzata dal consigliere di opposizione Guido Ianni. Come se una decisione che riguarda il presente e il futuro dei cittadini di Roccafluvione, non necessitasse, non solo di essere discussa, ma nemmeno presentata ai propri cittadini. Una scelta incomprensibile e insostenibile.


Il sindaco di Roccafluvione Marcello Formica
E così, mentre nel paese e nelle frazioni cresce il malcontento per una decisione della giunta Formica, che appare ai più dissennata (un paese senza scuola è destinato a morire; quale coppia comprerebbe una casa in una cittadina senza nemmeno la scuola?), ecco che entra in campo il precedente sindaco, Giuseppe Mariani, che dall'alto del suo seggio di assessore provinciale (nella cui giunta è presente anche un altro ex sindaco di Roccafluvione, Pasquale Allevi) scrive sul gruppo facebook "Noi siamo per il polo scolastico di Capodipiano" - "Pur rimanendo assolutamente convinto nella bontà della scelta, credo sia giusto sentire tutti i genitori degli alunni e le famiglie che avranno presumibilmente, nei prossimi anni, bimbi in età scolastica, nei prossimi 10/15 anni almeno."... "MA FARE UNA SORTA DI REFERENDUM che renderebbe più facile i lavori delle istituzioni".

Ora considerato che Mariani, da politico accorto qual'è, non può non sapere che i cittadini di Roccafluvione sono in stragrande maggioranza assolutamente contrari alla chiusura della sede storica della scuola, nel centro del paese, la richiesta di un referendum tra i genitori degli allievi non può significare altro che la messa in mora della giunta attuale, in vista delle prossime elezioni di primavera. Si vocifera intanto di grandi ritorni. Filtrano da ambienti solitamente bene informati, voci che parlano di un ex sindaco pronto a ricandidarsi. Si tratta forse di Albertini? Allevi? Lo stesso Mariani? Le scommesse sono aperte.